Che
fatica.. e che emozione. La Lokomotiv, da
slegata come era, ha assunto uno spirito di squadra sempre maggiore. Partita
dopo partita. Tuttavia, ciò che conta
sono i risultati: noi abbiamo perso la bellezza di cinque partite. Abbiamo
subìto goal imbarazzanti e ci siamo distratti parecchie volte. Se è vero che la Lokomotiv è una fede, altrettanto vero è che non ha una
struttura amorfa: ad onorare la maglia, infatti, ci sono sempre stati dieci
ragazzi pieni di grinta, speranza e passione. I risultati non sono dati sempre
da numeri o punteggi finali perché il vero orgoglio attinge a valori più alti. Ebbene,
i valori della Lokomotiv sono stati tracciati sensibilmente dalla voglia di
fare dei nostri ragazzi, da passi svelti e talvolta smarriti, da sbagli e
distrazioni ingenue. Nessuno è perfetto.
Inaspettatamente
mi viene da aggiungere che la Lokomotiv si ama proprio perché ha commesso tanti
errori, tutti in buona fede, ed è stata animata dall’amore verso una maglia ed
anche, perché no, dal pensiero di fare bella figura di fronte una fidanzatina
che ha seguìto ogni partita dagli spalti. La Lokomotiv si ama perché tante
sbavature corrispondono ad altrettanto - ma tanto, tanto - entusiasmo. Sì, a
fine partita ricorre, puntualmente, la solita frase : “Potevamo fare di più”. Questo
è il bello di ogni match: pensare che la volta dopo andrà meglio. Fino ad
adesso, tuttavia, il nostro meglio non ha portato ai risultati sperati.
Insomma,
carissimi lettori, avrete intuito che la Lokomotiv è una squadra a sé, possiede
un non so che di magico e dannato
insieme. Non è stato un torneo eccellente, direte voi. Ma chi ha letto e
ascoltato e seguìto ogni intervento fatto per provare a descrivere emozioni e azioni ha
potuto assaporare gioia e dolori di questa squadra pazza. Siamo giunti quasi alla fine di questo
percorso intrapreso lo scorso diciannove aprile. Manca solo una partita. Non mi
aspetto nulla perché nulla c’è da aspettarsi da una variabile fissa, quale è stata ed è la Lokomotiv. Due aggettivi, variabile e fissa, che si sostantivano vicendevolmente. Perché? Perché La
Lokomotiv fa variabile fissa di
secondo nome: può capitare di tutto e questa è una solida costante. Non mi resta, quindi, che
continuare ad amare le furie rosse compreso il loro carattere ad intermittenza
e a proposito del prossimo match - decisivo o meno - cito il titolo di una
canzone che spero conosciate già: “Que
Sera, Sera (Whatever will be, will be)”. Quello che sarà, sarà..
Roberta Raneri
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