Le tappe della nostra rivoluzione calcistico-proletaria

Le tappe della nostra rivoluzione calcistico-proletaria

mercoledì 1 giugno 2016

DALLA PANCHINA: Guardiamo al futuro


Si sta lentamente e inesorabilmente avvicinando verso la parola fine l'esperienza della nostra cara Lokomotiv Ruggierov a quest'edizione della Sapienza Cup. Lunedì contro gli A.C. Picchia siamo usciti dal campo sconfitti, nuovamente. Questa volta, però, l'abbiamo fatto a testa alta, consapevoli che contro avversari di questo livello potevamo fare ben poco. Siamo stati bravi a tenergli testa per tutto il primo tempo, subendo una sola rete e chiudendoci a riccio nonostante fossimo già in "bonus" a metà della prima frazione. Nel secondo tempo è venuta fuori la loro superiorità non solo tecnica, ma soprattutto fisica e in pochi minuti si è passati dall'1-0 al 4-0. Inutile, poi, il gol della bandiera firmato da Cuna nell'ultima azione dei 50 minuti regolamentari.

A testa alta dicevamo. Sì, perché anche questa volta, come contro Impicci&Imbrogli, siamo stati una vera squadra soprattutto nel difendere, ma anche nell'attaccare, in quelle poche volte che ci hanno concesso di farlo. È vero abbiamo subito ben 13 gol contro i 4 realizzati nelle ultime due partite, ma è altrettanto vero che davanti ci siamo trovati le due squadre più organizzate dell'intero girone. Quindi, se proprio dobbiamo trovare una nota positiva, non possiamo che essere soddisfatti di aver tenuto testa a due corazzate ed esser stati capaci di metterli in difficoltà in alcune fasi della partita.

Ora le nostre possibilità di passare il turno sono ridotte all'osso: dipenderà tutto da Banda 2.0, nostra avversaria nel prossimo turno. Alla Lokomotiv non resta che battere questa giovane quanto ostica compagine che ci sopravanza in classifica, nell'ultimo posto utile per il passaggio ai sedicesimi, e poi sperare in un altro loro tracollo all'ultima giornata, quando noi riposeremo (e pregheremo…).

Quindi non ci resta che dimenticare le recenti dipartite e guardare al futuro, e in particolare al derby “fratricida” contro Banda 2.0, composta da ragazzi provenienti come noi dalle lande desolate del Coris di via Salaria 113. E se davvero vogliamo onorare questa prestigiosa maglia, cogliamo alla lettera l'incitamento di qualche tempo fa del nostro Presidentissimo e #famojemale.

Nino Lanza

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